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BOLLETTINO NOTIZIE E COMMENTI 2009 e-mail: info@istitutodipubblicismo.it
N O T I Z I E E C O M M E N T I Bollettino dell’ Istituto di Pubblicismo Nuova serie - Roma, 30 novembre 2009, n. 43 Stampato in proprio – Reg.Trib.Roma n.119/2002 - Via di San Paolo alla Regola, 7 - 00186 Roma – Tel.: 06 68301805 e-mail : info@istitutodipubblicismo.it sito web : www.istitutodipubblicismo.it Direttore Responsabile: Guido Scialpi Direttore Editoriale: Alberto Graziani Redazione: Elisabetta Bernardini
Il Forum – Bambini nell’ombra Promosso dal Rotary International Distretto 2080 A
Roma, il 25 novembre 2009, si è svolto il primo Forum del Rotary International Distretto 2080, su iniziativa del
Rotary Club Roma Cassia, dal tema “Bambini nell’ombra”. Organizzato presso
la Sala del Giubileo dell’Università LUMSA, di cui ricorre quest’anno il 70°
anniversario della fondazione, il Forum, incentrato sul tema dell’infanzia con
lo specifico intento di far luce sul dramma dei bambini invisibili,
“nell’ombra” appunto, e con la partecipazione di diverse personalità
istituzionali e politiche, rappresenta la nuova sfida del Rotary International. Il
prof. Luciano Di Martino, Governatore
del distretto Rotary 2080, durante il suo discorso di apertura dei lavori, ha
tenuto a sottolineare che si tratta di un percorso arduo; dunque, da perseguire
con fermezza e volontà affinché si ottengano i risultati sperati, se non si
vuole arrivare ad aggravare ulteriormente una situazione già di per se
drammatica, e arrivare all’anno 2020 con un raddoppio
del numero di bimbi senza identità . Occorre garantire, ha proseguito il
Prof. De Martino, che questa sarà la sfida del Rotary International, partendo
dal Distretto 2080, per passare poi alla sensibilizzazione e al coinvolgimento
degli altri dieci Distretti italiani, per confrontarsi quindi con i Distretti
dei paesi esteri coinvolti più
direttamente nel programma “Bambini nell’ombra”. Il
dott. Roberto Giua, Presidente del Rotary Cassia, ha quindi ringraziato, per
la loro collaborazione, gli altri Club romani, il Campidoglio, l’Eur , il Foro
Italico e il Tirreno, oltre al Pilar Norte dell’Argentina, che ha già avviato
un progetto per il recupero dei bambini di strada. Una prima fase del programma,
ha poi spiegato il dott. Giua, sarà quella di integrare sul territorio
argentino, le realtà di piccole strutture di prima accoglienza dove ricoverare
i bambini portati via dalla strada e dove attuare la certificazione anagrafica e
di sostegno spirituale e psicologico, nonché
dar vita a strutture di secondo livello, come le fattorie sociali, luoghi
dove i giovani seguiranno un percorso formativo e di attività sul campo,
che li introdurrebbero nel mondo del lavoro. Con
sensibilità e partecipazione, si può raggiungere ogni risultato sperato in
merito a tale questione, così si è espresso l’On. Federico Guidi, Presidente della Commissione Permanente per
le Politiche Economiche, Finanziarie e di Bilancio del Comune di Roma, il quale,
anche a nome del Sindaco Gianni Alemanno, ha garantito tutto l’appoggio alla
causa del Rotary e l’impegno a contribuire alla sua riuscita. Non
dimentichiamo come anche l’Amministrazione comunale capitolina si sia mossa
immediatamente a vantaggio dei bambini vittime dell’accattonaggio, ha
ricordato Guidi, e di come il nostro stesso Governo, nell’ambito del Ministero
dell’Interno, presieduto dall’on. Roberto Maroni abbia messo in atto
strategie d’azione mirate a fermare il traffico di minori. La
prof.ssa Valeria Galletti Ciuffoli ,
Vice Presidente del Rotary Roma Cassia, ha introdotto quindi la relazione della
dott.ssa Evelina Martelli responsabile del programma B.R.A.V.O. della
Comunità di Sant’Egidio. Il Programma BRAVO!, Birth Registration for All
Versus Oblivion, ha spiegato la dott.ssa Martelli, promuovere la
registrazione anagrafica dei bambini nel mondo attraverso la sensibilizzazione
delle famiglie e dei minori e favorisce la registrazione allo stato civile dei
bambini, aiutati dai volontari della Comunità di Sant'Egidio, presenti in 70
paesi in Africa, in Europa, in Asia e in America Latina. In collaborazione con
il governo del Burkina Faso, la Comunità di Sant’Egidio ha promosso la
Campagna nazionale di registrazione anagrafica di tutta la popolazione non
registrata allo stato civile. Un Programma nazionale che verrà esteso ad altri
paesi. Anche
il prof. Paolo Morozzo Della Rocca,
dell’Università di Urbino, giurista, ha affrontato l’argomento in
considerazione dello Stato Civile e dei diritti di cittadinanza. Vivere
l’ordinamento giuridico che si acquista al momento della nascita, è una
garanzia per l’individuo il quale diviene automaticamente titolare di diritti
e doveri; quei diritti e doveri che sono inalienabili, perché significa
appartenere a un gruppo di persone di uguali diritti. Da qui il valore dello
Status senza il quale non c’è uguaglianza né possibilità di contratto e
contatto. Da
parte sua invece, il prof. Giacomo Dalla
Torre Del Tempio di Sanguinetto, Gran Priore del Sovrano Militare Ordine di
Malta (SMOM) ha offerto il proprio contributo all’incontro e al dibattito, in
nome dello storico Ordine di Malta , da sempre impegnato con attività a favore
del recupero dei bambini di strada e di adolescenti a rischio criminalità.
Molte e notevoli sono le operazioni intraprese dallo SMOM per aiutare
l’infanzia in difficoltà e per il reinserimento dei bambini ad una vita
serena e rafforzati nella loro
crescita. Va assolutamente contrastato il fenomeno dei bambini ombra, ha
dichiarato, in conclusione il Gran Priore. La
dott.ssa Nora Leonor Barbaresi del
Rotary International District 4825 Argentina,
rilevando l’urgenza del tema trattato, tanto delicato, complesso e
radicato in una società spesso indifferente e distaccata, ha suscitato la
commozione di tutti gli ospiti presenti in sala, nel leggere un poesia scritta
da un piccolo orfano, solo e abbandonato, privo di affetto e comprensione, quasi
desideroso di morire anziché vivere una vita di stenti e sofferenze. Non a caso
in Argentina, terra di origine della dott.ssa Barbaresi, si stanno sviluppando
delle Case di accoglienza per minori disagiati e a rischio, come quella di San
Cayetano della Parrocchia di Nostra Signora di Pilar, che è già una realtà e
un grosso sostegno e aiuto per molti, in una nazione ampiamente coinvolta in
questo grave problema. Il
Forum è proseguito con la partecipazione del prof.
Giuseppe Dalla Torre Del Tempio di Sanguinetto, Magnifico Rettore
dell’Università LUMSA, che con sintetiche
ma emblematiche parole, ha espresso un pensiero di grande valore umano,
nell’accentuare l’importanza del concetto di interdipendenza che deve
crescere nell’umanità intera, per cui un diritto umano violato da qualche
parte, va a nuocere in tutto il mondo; violare un bambino vuol dire violare la
nostra stessa dignità. Questo deve indurci a comprendere quanto inderogabile
sia annientare questo disagio che altera la società e potrebbe comportare gravi
squilibri per il futuro stesso dell’umanità, la quale, proprio sulle nuove
generazioni - i bambini di oggi saranno gli uomini e le donne di domani - deve
contare per la propria sussistenza. Il
prof. Alberto Graziani, Presidente
dell’Istituto di Pubblicismo, si è soffermato sul fatto che i processi di
sensibilizzazione e di conoscenza, che sono fondamentali per la crescita
culturale complessiva delle società più povere, sono strettamente legati ai
processi di diffusione delle informazioni e delle comunicazioni. In un libro, ha
proseguito il prof. Graziani, degli anni ottanta “Dalla selce al silicio”,
edito da Gutemberg 2000, veniva illustrato
attraverso questa metafora, come dalle semplici schegge di selce usate per
lasciare messaggi sulle pareti di una caverna, si era passati al silicio,
divenuto oggi l’emblema del progresso tecnologico degli strumenti di
comunicazione. Fantastica evocazione, che dall’adozione dell’alfabeto
fonetico negli antichi millenni del bacino del mediterraneo, ci portò
all’invenzione dei caratteri mobili, e secolo dopo secolo, sempre più
velocemente, alla diffusione della stampa periodica e poi dei moderni media,
cinema, radio, televisione, reti web, imprimendo un’ accelerazione sempre
crescente alla circolazione delle informazioni. Ma nell’epoca del silicio,
viviamo ancora le contraddizioni proprie dell’epoca della selce. Infatti, ha
proseguito il prof. Graziani, i tanto citati processi di globalizzazione, che ci
mostrano a loro beneficio come i tetti nelle
poverissime favelas del sud America,
siano irti di antenne e parabole televisive, non ci svelano a quali notizie
quelle popolazioni abbiano accesso e quale cultura condividano. Diciamo che per
queste aree di popolazione si è aperta la possibilità di vedere
tutto, ma sulle basi delle emozioni più istintive, sulla
commercializzazione, sulla spettacolarizzazione della stessa politica. Vi è
arrivata la parte fruibile di una “ non cultura”, adeguata alle loro scarse
esigenze di istruzione e non una cultura autentica e formativa. Al contrario per
noi, se è vero che esista una consapevolezza verso questi temi e un diffuso
spirito di coinvolgimento e di partecipazione, c’è ancora da fare tanto per
far crescere il concreto operare delle Istituzioni pubbliche e private.
E’anche vero, ha osservato il Prof.Graziani, che all’atto pratico ci sono
resistenze e, forse anche, connivenze. Occorre, pertanto, un costante sforzo di
sensibilizzazione per creare una massa
critica che si imponga ai governi ed
alle parti della società che contano, sia sul piano nazionale che su quello
internazionale. Avrei ascoltato con molto interesse la relazione del prof.
Antonio Marziale su “I bambini nell’ombra mediatica”, ha dichiarato il
prof. Graziani. Infatti, la globalizzazione mediatica ha i suoi pro e contro. Se
si accendono i riflettori su una questione, tutti i media ne parlano. Ma quei
riflettori come si accendono così si spengono
e si creano pericolose alternanze di attenzione, con picchi e cadute
nell’oblio, che tendono a banalizzare e a distrarre l’attenzione del
pubblico. Invece questi problemi hanno bisogno di un avvicinamento costante. E
questo deve avvenire dove si fa formazione. Prima di tutto in famiglia, nella
scuola, nelle associazioni, nei sindacati, nei partiti politici. Inoltre, le
moderne società civili devono essere puntualmente informate ed i giornalisti
sono qui per questo, ma sono anche dei formatori, dei polarizzatori delle
opinioni più diffuse, di cui ne hanno grande responsabilità. Ma che senso
avrebbe combattere la mortalità infantile, le malattie dell’infanzia, la
fame, l’analfabetismo se poi sfuggono completamente i dati sulla consistenza
della popolazione dei bambini, sulle loro nascite e morti, sulla loro
appartenenza ad una famiglia e qualora già adolescenti, in quali rapporti
sociali troveranno inserimento, per contrastare il fenomeno dei bambini soldato
o quello del coinvolgimento nelle organizzazioni criminali. A questo proposito,
il Prof. Luigi Cancrini, che
purtroppo a causa di un imprevisto impegno di natura istituzionale, non ha
potuto partecipare, avrebbe sicuramente aggiunto fondamentali elementi di
approfondimento sul tema delle conseguenze nell’età adulta dei traumi e delle
trascuratezze nell’infanzia. Il
Rotary International, ha concluso il Prof Graziani, forte della sua struttura
mondiale, ha dato oggi il via ad una campagna in favore dei Bambini
nell’ombra, non come iniziativa per fare della carità con spirito umanitario,
ma bensì per contribuire con il massimo senso di partecipazione a colmare i
disagi delle popolazioni più provate dalle vicende naturali e storiche, causate
indirettamente o direttamente dai processi di sviluppo industriale ed economico
del cosiddetto mondo civile, che hanno sviluppato effetti positivi, ma anche
molto nocivi, a livello globale e di cui, tutti noi, siamo parte integrante e
responsabile. Anche
la dott.ssa Vanna Roberta Forconi,
esperto del Progetto Fattorie Sociali O.S.A. - Eurispes in Argentina, ha
espresso la volontà e l’interesse da parte di questo Centro di Ricerca Socio
Politico di Roma, che esiste ormai da più
di vent’anni, di muoversi nella direzione auspicata dal Rotary International
di censire i minori ovunque nel mondo, presentando un progetto di cooperazione
italo-argentina, tra la chiesa cattolica argentina
e l’Eurispes, il Rotary International e un gruppo
di professionisti, equivalente ad una fattoria sociale con annessa scuola
agricola, a 100 km da Buenos Aires, dove ospitare un centinaio di ragazzi,
nell’intento di alleviare la situazione di degrado delle zone di periferia
delle grandi metropoli, operando attraverso la registrazione anagrafica dei
giovani e coinvolgendo questi in attività idonee a un pieno recupero. Le
conclusione del presidente del Rotary Club Roma Cassia, dott. Roberto Giua, hanno visto
coinvolto sia il Ministro delle Pari Opportunità, Mara Carfagna, che ha
espresso la propria solidarietà alla campagna di promozione del Programma di
Censimento ideato dal Rotary, in una splendida lettera inviata come messaggio
per l’occasione del Forum, nonché i messaggi di partecipazione
degli ambasciatori di Argentina in Italia e presso la Santa Sede,
rispettivamente Norma Nascimbene de Dumont e Juan Pablo Cafiero, i quali pure
hanno espresso riconoscimento da parte loro verso un progetto tanto nobile.
Alla luce di quanto detto finora, ha affermato Roberto Giua, abbiamo
potuto capire come il problema della mancata registrazione anagrafica di un
terzo dei bambini che nascono ogni anno, rappresenti un dramma sociale talmente
enorme, davanti al quale non si possono, non si devono chiudere gli occhi.
Ed è
importante notare che quando parliamo di queste persone, non facciamo
distinzione fra paesi ricchi e paesi poveri, perché da Ulan Bator a
Johannesburg, da una parte all’altra del globo, migliaia di piccoli esseri
umani vengono venduti, sfruttati, uccisi per gli scopi più impensabili, dal
traffico di organi per i trapianti, a quello dei tessuti cutanei per alimentare
la produzione di prodotti di bellezza. Bimbi ai quali viene concesso di nascere
semplicemente per poi finire come carne da macello oppure per essere lasciati
vivi si, ma esclusivamente per soddisfare le “esigenze” più ciniche e
inenarrabili. Sullo sfondo di un quadro tanto aberrante, il richiamo che si
intende rivolgere è quindi destinato a
tutti, tanto ai governi quanto alla società civile, che ancora una volta devono
cooperare, lavorare insieme al fine
di porre un “vero” arresto a tanta crudeltà. E’ dunque ora di muoversi e
intervenire “umanamente” e in modo sinergico per combattere questa ennesima
battaglia del Rotary in questo millennio,
che va ad unirsi a quelle altrettanto necessarie per la lotta alla fame, alle
malattie e all’analfabetismo. (Elisabetta Bernardini) __________________
N O T I Z I E E C O M M E N T I Bollettino dell’ Istituto di Pubblicismo Nuova serie - Roma, 30 ottobre 2009, n. 42 Stampato in proprio – Reg.Trib.Roma n.119/2002 - Via di San Paolo alla Regola, 7 - 00186 Roma – Tel.: 06 68301805 e-mail : info@istitutodipubblicismo.it sito web : www.istitutodipubblicismo.it Direttore Responsabile: Guido Scialpi Direttore Editoriale: Alberto Graziani Redazione: Elisabetta Bernardini E’
stato costituito presso l’Università di Varsavia, il
Centre for Contemporary India Research and Studies (CCIRS), cui è stato
chiamato a partecipare anche l’Istituto di Pubblicismo. I programmi ed i
partner del CCIRS, come indicato nella
scheda
che segue,
preludono ad attività altamente significative per lo sviluppo e lo scambio, a
livello di istruzione superiore, delle esperienze tra Europa e India. Universita’
di Varsavia, Centre for Contemporary India Research and Studies (CCIRS) Ai
primi di ottobre 2009, l’ Universitá di Varsavia (Istituto delle Relazioni
Internazionali) ha ottenuto un finanziamento di 270.000 Euro dalla Unione
Europea per la costituzione del Centre for Contemporary India Research and
Studies” (CCIRS). In
the beginning of October 2009 the ____________________________
N O T I Z I E E C O M M E N T I Bollettino dell’ Istituto di Pubblicismo Nuova serie - Roma, 15 ottobre 2009 n. 41 Stampato in proprio – Reg.Trib.Roma n.119/2002 - Via di San Paolo alla Regola, 7 - 00186 Roma – Tel.: 06 68301805 e-mail : info@istitutodipubblicismo.it sito web : www.istitutodipubblicismo.it Direttore Responsabile: Guido Scialpi Direttore Editoriale: Alberto Graziani Redazione: Elisabetta Bernardini, Daniele Mari
La
libertà di stampa non sempre coincide con la democrazia. “
I giornali non sono partiti ma sentinelle a guardia del pubblico interesse, che
dovrebbero rimandarsi l’un l’altro la parola d’ordine e la risposta:
Allerta sto.” Tale
metaforica visione dei compiti del giornalismo, apparsa di recente sulla grande
stampa nazionale, non riflette il fatto che, metafora per metafora, le
sentinelle sono a presidio di luoghi ben definiti, un castello, un campo
trincerato, una torre, realtà militari, espressione di poteri ben strutturati. Le
sentinelle indossano presumibilmente una comune uniforme, che le fa riconoscere
come appartenenti ad un corpo, di cui attuano il sistema difensivo. Se
paragonassimo le antiche fortezze agli odierni centri di potere, potremmo
individuarne i corrispondenti “palazzi”,
in cui risiedono i poteri: delle banche, degli istituti finanziari, delle forze
politiche, delle forze imprenditoriali, delle istituzioni centrali e
territoriali, delle magistrature, degli organi di controllo, delle associazioni
sindacali e così via. Attraverso tutti questi poteri si snoda la dinamica politico-sociale delle moderne democrazie occidentali, con le sue aggregazioni e conflittualità. I giornali, la televisione, il web, tutto il sistema dell’informazione, vi partecipa attivamente, in quanto tessuto connettivo dell’intero sistema. Ogni
potere, ogni forma di forza sociale, si avvale delle proprie “sentinelle” e
quindi di proprie strategie e di collegati strumenti d’informazione. Quale sia il “pubblico interesse” da difendere in questo variegato, plurale e complesso svolgimento della vita civile è assai difficile dire. Come è molto improbabile individuare il ruolo di sentinella che ciascun mezzo di comunicazione dovrebbe svolgere, essendone esso stesso parte integrante. Ovviamente,
il primo presupposto della libertà di stampa rimane che la Carta costituzionale
garantisca a tutti la libertà di espressione del pensiero. Esiste però un
secondo livello: che siano anche garantite le concrete possibilità di esercizio
di tale libertà. Occorre infatti che le situazioni economiche, quelle
tecnico-logistiche e professionali, non intralcino o impediscano di fatto
attraverso monopoli, difficoltà organizzative sul territorio, privilegi
corporativi, l’effettivo svolgimento di una pluralità d’informazione. In
Italia, esiste una storia degli interventi statali dal 1948 ai nostri giorni,
sul piano dei contributi economici e fiscali, diretti a garantire un minimo di
equilibrio tra i poteri che disponevano di vaste risorse economiche e coloro che
invece contavano su limitate o scarsissime disponibilità, da destinare alla
comunicazione. Obiettivo
di pubblico interesse è stato quello di garantire il pluralismo
dell’informazione e quello di contrastare la concentrazione nelle mani di
pochi di ingenti risorse finanziarie, avviando così di fatto anche il controllo
monopolistico delle informazioni. In pratica, la libertà di stampa non dipende tanto dall’affermazione di diritti e principi, ma in un regime democratico dalla effettiva gestione e controllo della pluralità dei poteri, che costituiscono il sistema sociale complessivo. In
ipotesi, quando questi poteri non confliggono, ma democraticamente svolgono i
rispettivi ruoli istituzionali, anche il mondo dell’informazione svolge il suo
preminente ruolo di collegamento e di sollecitazione di possibili soluzioni
nell’interesse generale e quindi pubblico. Ma
in tutti gli altri casi, in cui le forze di potere tendono ad esautorarsi tra
loro, a concentrare il potere, anche il sistema dell’informazione seguirà gli
stessi contraccolpi. Al
posto del confronto si avranno voci che dominano la scena, che sovrastano, che
enfatizzano interessi non più sul piano del dialogo democratico, ma su quello
del consenso di parte indotto dal potere dei gruppi monopolisti. In
definitiva, la libertà di stampa non può essere garantita solo
dall’ordinamento costituzionale e giuridico, ma dal rispetto sostanziale del
sistema democratico, in tutti i suoi aspetti. La
reale garanzia risiede nel rispetto di tutte le regole del vivere democratico, a
cominciare da quelle che rappresentano i massimi livelli del potere
istituzionale fino ai comportamenti della vita di tutti i giorni dei cittadini,
che, questa volta, vere sentinelle di se stessi, sono, quando chiamati,
responsabili del decidere o meno su chi dovrà assumere la difesa dei veri
valori del vivere civile e democratico. ( Alberto Graziani ) _______________________
N O T I Z I E E C O M M E N T I Bollettino dell’ Istituto di Pubblicismo Nuova serie - Roma, 23 luglio 2009 n. 40 Stampato in proprio – Reg.Trib.Roma n.119/2002 - Via di San Paolo alla Regola, 7 - 00186 Roma – Tel.: 06 68301805 e-mail : info@istitutodipubblicismo.it sito web : www.istitutodipubblicismo.it Direttore Responsabile: Guido Scialpi Direttore Editoriale: Alberto Graziani Redazione: Elisabetta Bernardini, Daniele Mari
WEB E SANITA’ E
– CARE FORUM 2009
Si è svolto a Milano, mercoledì 8 luglio 2009, il convegno dal tema Internet e Sanità, quali prospettive nell’era del web. Organizzato dalla Provincia e Camera di Commercio di Milano, con il supporto del Forum della Net Economy, l’incontro, che ha avuto luogo presso il Palazzo Affari ai Giureconsulti, ha rappresentato un significativo momento di riflessione e approfondimento, sul tema dell’interazione fra medicina e web. Sempre più usata in ambito sanitario, Internet rappresenta oggi più che mai un importante strumento di ricerca e informazione per i numerosi utenti, non solo medici, che se ne avvalgono per specifici e svariati aggiornamenti utili alla loro professione, ma anche pazienti, che si affidano sempre più spesso a questo sistema, per effettuare ricerche e reperire tutte quelle nozioni loro necessarie. In considerazione di questa realtà ormai accertata, una valutazione è stata portata al centro del dibattito, fra gli ospiti* che si sono susseguiti durante la riunione,sul reale stato di sviluppo del web che supporta i processi sanitari di reparto e di ambulatorio, nonché le possibili direttrici per una ulteriore crescita di questo nuovo sistema sanitario in rete. L’espansione sociale del web ha dato vita, come sappiamo, a numerose espressioni mediatiche che vanno dal blog al forum, dai social network alle enciclopedie, ci basti come esempio la ormai celebre wikipedia. Un’espansione tanto importante, da rendere necessaria l’attuazione di un piano di controllo in grado di portare equilibrio. Quell’equilibrio capace di controbilanciare la diffusione delle notizie trasmesse e la verificabilità relativa alla qualità della fonte, per un argomento così delicato, quale è la sanità. Per questo motivo il fenomeno Internet deve diventare un supporto alla relazione medico paziente e non un sostituto. Il futuro della telemedicina e del web si apre ormai su un orizzonte caratterizzato da diversificate e non poco rilevanti applicazioni, e la gestione di aziende tanto complesse come quelle sanitarie, potrà avvalersi di Internet per ampliare il proprio raggio di azione ed operare attraverso sistemi di assistenza domiciliare on line, mediante l’utilizzo di strumenti digitali avanzati da applicare alla rete. In tal modo si potrà concretizzare un tipo di sanità capace di garantire il monitoraggio continuo e l’assistenza in tempo reale da parte degli specialisti, portando giovamento al paziente, in special modo a quello più anziano e debole. A tal proposito, si sta già lavorando a progetti destinati a creare portali interamente dedicati alla sanità, con enormi vantaggi per coloro che potranno usufruirne. Sarà infatti possibile archiviare on line tutta la propria cartella clinica e, mediante i motori di ricerca integrati, risalire con l’inserimento della parola chiave, a tutte le informazioni inerenti ai sintomi della malattia. Le informazioni sanitarie riportate, saranno indicizzate in base ai destinatari, siano questi medici, oppure pazienti. Inoltre un sistema informatico centralizzato consentirà di accedere alla propria anamnesi anche al di fuori delle singole strutture mediche. Grazie a queste novità, i pazienti – utenti saranno agevolati e potranno rendere consultabile ovunque, il proprio caso sanitario, sia ai medici che agli specialisti. Dopo i vari progetti sperimentali fra servizio sanitario e web, avviati negli ultimi anni, l’attenzione si pone ora su quali siano i contesti organizzativi e le condizioni in grado di farli evolvere in applicazioni diffusamente utilizzate, mediante strumenti tecnologici avanzati che possono essere utilmente messi a disposizione dei cittadini e della collettività. Guidati dalla luce di una mirata strategia di azione e di sviluppo, si potrà arrivare, in un futuro non lontano da qui, a concretizzare un effettivo programma di integrazione tra il social network e il sistema sanitario digitale. Bisogna comunque tener conto, che per arrivare a questo nuovo, importante traguardo mediatico sanitario, a questo nuovo sistema di medicina in rete, oltre ai necessari tempi tecnici di attesa, si dovrà studiare anche un adeguamento alle diverse normative in materia di privacy e gestione dei dati personali in ambito sanitario, in vigore nei vari Paesi. Scheda:
E-care Forum - 8 luglio 2009 La
conferenza, suddivisa in due sessioni, una mattutina e una pomeridiana, ha avuto
inizio con l’introduzione di Fabio Magrino, chairman per l’occasione,
Direttore Responsabile – BELTEL, e l’intervento di Giorgio Rapari, membro
del Consiglio CCIAA Milano, Presidente Assintel, rappresentante - Forum della
Net Economy Nell’ambito
del dibattito dedicato al tema “Migliora il nostro stato di salute, in Italia
più cure e prevenzione e minore fatalismo, è intervenuta Isabella Cecchini,
Responsabile area health - GFK EURISKO. I
lavori sono proseguiti con la Tavola Rotonda: Health Knowledge Management:
Medico e Paziente assieme sul web? Moderata da Fabio Magrino, Direttore
Responsabile – BELTEL, ha visto la partecipazione di Alessandro Adamo,
Industry marketing manager Settore Pubblico – Microsoft, Ornella Fouillouze,
Amministratore Delegato – Sysline, Rossella Macinante, Practice Leader –
Netconsulting, Sara Mintrone, direttore marketing - gruppo Dedalus, Luigi
Perrone, Amministatore Delegato – Avelco, Fabrizio Pizzo, Project Manager,
Lombardia Integrata - Regione Lombardia, Francesco Sbarsi, Business Development
Enterprise & Public Sector – Italtel, Carla Simone, Ricercatrice -
Università Milano Bicocca – DISCo. La sessione pomeridiana , presieduta dal
chairman Michele Ficara, Presidente – Assodigitale ha avuto inizio con il
dibattito sul tema L’ospedale
comunica con i social media, e l’intervento di Luca Conti, Blogger, per poi
continuare con la Tavola Rotonda: E-care 2.0: quale è il punto di vista della
rete? Moderata da Michele Ficara, Presidente – Assodigitale. Presenti
Dario Betti, Information Architect - User Experience Designer - Argentea S.p.A/Gruppo
GPI, Gianluigi Cogo, Esperto web 2.0 della PA, Bruno Conte, Vice Presidente -
Corpo Nazionale Medici Volontari, Massimo Melica, avvocato – Melica Scandelin
& Partners, Alfredo Pascali, Consulente Marketing - IRCCS Centro
Cardiologico Monzino di Milano, Linnea Passaler, Ideatrice - pazienti.org
N O T I Z I E E C O M M E N T I Bollettino dell’ Istituto di Pubblicismo Nuova serie - Roma, 23 marzo 2009 n. 39 Stampato in proprio – Reg.Trib.Roma n.119/2002 - Via di San Paolo alla Regola, 7 - 00186 Roma – Tel.: 06 68301805 e-mail : info@istitutodipubblicismo.it sito web : www.istitutodipubblicismo.it Direttore Responsabile: Guido Scialpi Direttore Editoriale: Alberto Graziani Redazione: Elisabetta Bernardini, Daniele Mari
IL
VALORE DELLA POESIA PER LA COMUNICAZIONE INTERCULTURALE IN EUROPA - 21
MARZO 2009 GIORNATA MONDIALE DELLA POESIA
Quest’anno
la giornata mondiale della poesia, è stata festeggiata all’insegna della
natura, in particolare della salvaguardia della foresta amazzonica, e sabato 21
marzo 2009, ha avuto luogo a Verona, presso la Sala Maffeiana, sede
dell’Accademia Mondiale della Poesia, la cerimonia di commemorazione. Per
l’occasione, sono stati infatti consegnati, con il Diploma d’onore alla
poetessa Marcia Teophilo, da parte del cancelliere dell’Accademia Mondiale
della Poesia, Nadir M. Aziza, anche gli altri premi relativi ai due concorsi
organizzati per la ricorrenza: quello di Poesia per le scuole dal tema Il valore
della poesia per la comunicazione interculturale fra i popoli, e quello disposto
in via sms dal tema Una poesia per salvare la foresta amazzonica. A seguire, un
collegamento in differita dal V Forum mondiale dell’acqua di Istanbul ha
arricchito lo spazio dedicato a Una Poesia per l’Acqua. I festeggiamenti , che
si sono conclusi con la lettura delle poesie di Marcia Teophilo, la poetessa
brasiliana candidata al premio Nobel per la letteratura, sono stati animati pure
dall’Orchestra Giovanile Veronese, che ha
eseguito in anteprima assoluta la canzone Catueté Curupira, tratta da
un’opera della Teophilo dedicata appunto alla Foresta Amazzonica. Infine, una
mostra in anteprima mondiale ha proposto
diversi dipinti e testi inediti, del celebre poeta spagnolo Rafael Alberti,
mentre una ulteriore esposizione è stata dedicata ad alcune preziose edizioni
librarie dell’editore Alberto Tallone. Un
prosieguo della Giornata mondiale della Poesia, si è svolto a Roma, lunedì 23
marzo 2009, presso l’Istituto Italo Latino Americano (IILA) con una tavola
Rotonda incentrata su vari argomenti letterari: L’epoca del Romanticismo in
Brasile, Il Modernismo nella letteratura brasiliana, Ungaretti, Murilo Mendes e
Vinicio de Moraes, Le origini letterarie fra la lingua portoghese e quella
brasiliana. Un omaggio brasiliano è stato invece rivolto al nostro Dante
Alighieri dalla poetessa Marcia Teophilo, anche qui presente, con la lettura
della sua traduzione in lingua brasiliana, del I Canto dell’Inferno tratto
dalla Divina Commedia, mentre Pino Colizzi ne ha proposto la versione in
italiano. Antonio
Miranda, membro dell’Accademia delle Lettere di Brasilia e direttore della
Biblioteca Nacional de Brasilia, insieme con Marcia Teophilo, hanno recitato
infine le loro poesie e quelle di altri poeti brasiliani sia in portoghese che
in italiano, accompagnati dal guppo musicale Estalgal-Harmonic Trio.
L’evento di Roma, che ha avuto inizio alle ore 15.00. presso palazzo
Santacroce, è stato avviato con un saluto iniziale, da parte delle autorità
istituzionali presenti, l’Ambasciatore José Salazar presidente dell’IILA,
l’Addetto Culturale presso l’Ambasciata del Brasile, Paulo Marcos Almeida de
Moraes e Nadir M. Aziza, Cancelliere dell’Accademia Mondiale della Poesia, ed
è proseguito con l’intervento di ciascuno degli ospiti invitati per
l’occasione, il professor Ettore Finazzi Agrò dell’Università La Sapienza
di Roma, la professoressa Giulia Lanciani dell’Università degli Studi Roma
Tre, il professor Vincenzo Arsillo dell’Università Cà Foscari di Venezia, ed
Elio Pecora critico e poeta, direttore della rivista internazionale Poeti e
Poesia. Per l’odierna edizione, in molti si sono mossi a sostegno della Giornata mondiale della Poesia. Organizzata dall’Accademia mondiale della Poesia con la Regione, la Provincia e il Comune di Verona, e patrocinata dal Ministero degli Esteri con il Ministero dei Beni Culturali, in collaborazione con l’Istituto Italo Latino Americano, l’evento è stato promosso questa volta anche dalla FAO, Organizzazione delle Nazioni Unite per l’Alimentazione e l’Agricoltura, con l’intento di portare attraverso la cultura della poesia e i suoi valori, un supporto alla Campagna della Meta del Millennio, quella del 2015, volta a raggiungere un miglioramento delle condizioni di vita della terra e dei suoi abitanti. In questo caso specifico, lo sguardo è stato focalizzato su alcuni elementi indispensabili all’uomo, ossia l’acqua, e la salvaguardia delle preziose zone verdi del Pianeta, come appunto la foresta amazzonica, che giocano un ruolo rilevante nell’ossigenazione del globo e quindi della salute dell’aria che tutti respiriamo. (Elisabetta Bernardini) COLLEZIONE
FARNESINA DESIGN E’ stata
inaugurata a Roma, giovedì 12 marzo 2009, la Collezione Farnesina Design.
Organizzato dal Ministero degli Esteri (Direzione
Generale per la Promozione Culturale), in
collaborazione con il Ministero dei Beni Culturali e del Ministero per lo
Sviluppo Economico, il progetto
consiste in una esposizione, presso La Farnesina, sede del MAE, di una
selezionata raccolta di prodotti, oggetti o documenti,
realizzati da aziende e disegnatori italiani, che nell’insieme
esprimono tutto il valore culturale del nostro moderno Design.
Le categorie rappresentative della mostra, 15 in tutto, spaziano infatti
dall’ambiente alla mobilità, dalla moda all’arredo, e così via…
Allestito in sette spazi, nei luoghi antistanti i quattro ascensori
principali e nelle quattro zone angolari, per ognuno dei sette piani sui quali
si sviluppa l’edificio, il “museo verticale” sarà composto da
quarantanove isole, collegate fra loro da una segnaletica specifica, che
consentirà di unire le tappe dell’itinerario,
illustrato a sua volta da una apposita mappa.
Come già avvenuto per la precedente Collezione di Arte contemporanea,
anche “Farnesina Design” darà
vita, con il supporto degli Istituti Italiani di Cultura, delle Ambasciate e dei
Consolati, insieme al Ministero dello Sviluppo Economico, il Ministero per i
Beni Culturali e l’Ice, a una serie di altri eventi di comunicazione e di
promozione internazionale, per contribuire a realizzare una strategia di
sostegno e di valorizzazione all’estero del Design italiano, nella sua duplice
valenza, culturale e industriale. (E.B.) Il progetto “Collezione Farnesina Design” Direzione
generale per la promozione e la cooperazione culturale ADI Associazione per il Disegno
Industriale
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N O T I Z I E E C O M M E N T I Bollettino dell’ Istituto di Pubblicismo Nuova serie - Roma, 23 febbraio 2009 n. 38 Stampato in proprio – Reg.Trib.Roma n.119/2002 - Via di San Paolo alla Regola, 7 - 00186 Roma – Tel.: 06 68301805 e-mail : info@istitutodipubblicismo.it sito web : www.istitutodipubblicismo.it Direttore Responsabile: Guido Scialpi Direttore Editoriale: Alberto Graziani Redazione: Elisabetta Bernardini, Daniele Mari
COSTITUZIONE,
IMMIGRAZIONE E INTEGRAZIONE L’ITALIANO
UNA LINGUA PER CONOSCERE E PER CONOSCERSI
Costituzione, immigrazione e integrazione. Questi i tre temi al centro del
confronto dibattito sulla lingua e la cultura italiane in relazione alla
questione migratoria, che si è svolto a Roma, mercoledì 18 febbraio 2009,
nell’ambito di un convegno promosso dalla Società Dante Alighieri, presso la
sede centrale di Palazzo Firenze.
La conferenza, che ha rappresentato fra l’altro, una importante conferma
dell’impegno della nostra storica Società ad agevolare l’integrazione di
coloro che hanno scelto l’Italia quale meta di studio e di lavoro, è stata
posta sotto l’Alto Patronato del Presidente della Repubblica
con il patrocinio del Ministero degli Affari Esteri, della Regione Lazio,
della Provincia di Roma e di Rai Educational.
Caratterizzato dalla Tavola Rotonda introdotta da Tullio De Mauro, Professore
Emerito della Sapienza Università di Roma, e moderato da Massimo Arcangeli
dell’Università di Cagliari, l’incontro si è avvalso della presenza di
vari esperti del settore e diversi rappresentanti delle Istituzioni, da Carla
Zuppetti del Ministero degli Esteri, a Maurizio Silveri del Ministero del Lavoro
e Luciano Favini del Ministero dell’Istruzione, con questi anche Peter
Schatzer responsabile dell’Organizzazione Internazionale per le Migrazioni,
Franco Pittau della Caritas Diocesana, Isabella Donfrancesco di Rai Educational
e Giuseppe Patota Responsabile Scientifico del PLIDA. A concludere i lavori
Lucio Villari dell’Università degli Studi Roma Tre. Un appuntamento
importante dunque per sottolineare una volta di più come, insieme alla nostra
lingua e alla nostra cultura, anche la nostra stessa Costituzione rappresenti
una parte integrante e un elemento fondamentale da diffondere e far conoscere a
chi giunge da noi, nella consapevolezza che condividere questi valori, è alla
base di un modello sociale più equo e giusto per tutti.
Il fenomeno migratorio, come sappiamo, è nel nostro paese in costante
crescita e coinvolge ambiti importanti della nostra società, da quello
demografico, considerando che il 5,8 % della popolazione italiana è composta da
immigrati di varie origini, a quello economico, che vede l’immigrazione
produrre il 10% del nostro prodotto interno lordo, e per finire quello
legislativo con un incremento di cittadini stranieri che hanno ottenuto la
cittadinanza italiana, toccando il numero di 38 mila nel 2007. Partendo da questo presupposto, fra le altre iniziative, molte attività culturali si stanno concretizzando per favorire la diffusione dell’Italiano, sia dal punto di vista prettamente linguistico che dal punto di vista culturale, al fine di favorire al meglio l’integrazione dei nostri nuovi concittadini, ma pure di tutti coloro che vivono comunque, anche se temporaneamente, nella nostra nazione. A motivo di questo, nell’ambito della conferenza, è stata presentata la proiezione di una puntata del programma televisivo dal titolo “In Italia. L’Italia e l’italiano per stranieri”. Realizzato in due serie da Rai Educational, la rete guidata da Giovanni Minoli, in collaborazione con il Ministero della Pubblica Istruzione, per la diffusione della lingua italiana di base a stranieri adulti e giovani-adulti di nuova residenza nel nostro Paese, l’inedito format, ideato e firmato da Isabella Donfrancesco, si pone come elemento mediatico utile a far conoscere la materia prima di una lingua, il suo sistema di significazioni, i suoi modelli comunicativi e i suoi equilibri, in considerazione del fatto che avere padronanza di una lingua, significa non solo poter costruire relazioni con gli altri, poter lavorare, essere riconosciuti e riconoscere, ma altresì ascoltare nella certezza di essere ascoltati, poter costruire o ricostruire una identità civile. “In Italia”, rappresenta dunque un’offerta formativa pensata come nucleo per un futuro cantiere di cittadinanze, facendo dell’italiano l’idioma di una nuova cittadinanza attiva e non più lingua dell’emergenza e della necessità. Accanto all’insegnamento dell’italiano, il programma intende fornire informazioni per far meglio conoscere il Paese. Con una docu-fiction della durata di 15 minuti, “In Italia” presenta una sorta di grand tour moderno, di una famiglia di stranieri nelle città della nostra bella penisola, isole comprese, alla scoperta delle sue ricchezze artistiche e paesaggistiche, delle curiosità e delle tradizioni ma anche dei servizi e delle opportunità di vita e di lavoro. Accanto alla fiction, in ogni puntata si apriranno delle “finestre” di approfondimento su aspetti toccati nello svolgimento della storia dei protagonisti: “Le parole dell’Italiano” con schede di riepilogo linguistico/grammaticale, “Cartoline dall’Italia” per un’introduzione di tipo storico-geografico, “La Bussola” per orientarsi e usufruire di informazioni relative all’inserimento degli immigrati nel tessuto sociale e civile della città. Infine, delle “pillole” sulla Costituzione per conoscerne gli articoli, i significati e l’origine. Le puntate del programma di Rai Educational verranno inoltre raccolte in un cofanetto la cui veste grafica è stata curata da Paola Manfroni (Marimo brandlife designers). Oltre a questo nuovo appuntamento mediatico della RAI, un importante progetto creato dalla Società Dante Alighieri, e presentato per l’occasione da Francesca Ferrucci, consentirà una più ampia divulgazione del testo della Costituzione italiana che, tradotto in varie lingue, innanzitutto quelle particolarmente legate al flusso migratorio verso l’Italia, sarà pubblicato attraverso il sito Internet www.ladante.it. Un’idea nata per mettere in luce una volta di più come, tramite una maggiore conoscenza della Carta costituzionale italiana, sia possibile facilitare l’inserimento dello straniero nel nostro Paese e nella nostra società, e a testimonianza dell’inscindibile rapporto che intercorre tra lingua, cultura e Costituzione italiane. (Elisabetta Bernardini)
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